CARISSIME CONSORELLE TUTTE!
Con questa “lettera aperta” vorrei iniziare un cammino di comunicazione e di scambio con ognuna di voi, con la finalità di riflettere e, in certo modo, anche dialogare con ognuna di voi, su quelle cose che toccano il cuore della nostra vita consacrata, quelle cose che, sicuramente, tutte abbiamo dentro di noi, ora come gioie e buone riuscite, ora come sofferenze e preoccupazioni, come sfide e speranze.
Questa è la prima “lettera aperta”, e ho voluto iniziare da “noi”, da ogni Consorella, da ogni Comunità… in futuro arriveranno anche altre, rivolte specificamente ad alcune di voi: le Suore Sacramentine, le Consorelle in servizio di autorità, le Consorelle anziane, quelle dalle varie età, quelle in formazione iniziale…
La mia intenzione è, non tanto di arrivare a voi con una “lettera”, ma con una conversazione, a tu per tu, cuore a cuore… e coinvolgerci nella ricerca del bello, del buono e del vero, che già è in noi per ringraziare, gioire e potenziare… ma anche in quello che “ancora manca” di sviluppare per aiutarci a purificare, a risuscitare, a ricuperare… e, certamente, come appartiene alla natura della “lettera aperta” accoglierò ben volentieri le vostre risonanze, riflessioni e commenti… Continua ...
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Carissime Sorelle!
Con sentimenti di profonda riconoscenza voglio farvi oggi un augurio nella Festa del nostro Padre San Luigi Orione!
Ricordare la santità del nostro Fondatore è sempre un richiamo, un rinnovare la vocazione alla santità ricevuta nel Battesimo e radicalizzata nella Consacrazione religiosa, seguendo i passi di Don Orione.
Questo anno con un dono di Papa Francesco che rende questa Festa ancora più illuminata: l’Esortazione Apostolica “Gaudete et Exsultate”, sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo.
Ho iniziato la lettura e la riflessione di questo bellissimo Documento, accanto al letto di Madre M. Elisa, e ho avuto la grazia di meditare le parole del Papa, contemplando con stupore come lei, le rendeva vive e le incarnava, in forma serena e luminosa, negli ultimi giorni della sua vita, con la stessa coerenza e disponibilità con qui aveva vissuto lungo tutta la sua vita. Posso dire che queste settimane vicina a Madre Elisa, sono state per me una vera “scuola” di virtù e di santità!
Ho sentito Don Orione ripeterci: “…potremo fare un grandissimo bene; ma ho bisogno di figli santi! Ecco, o miei Cari, il tempo di mostrare il vostro vero amore di Dio: la vostra divozione vera alla Madonna SS.: il vostro affetto sincero, tenero e da veri figli alla nostra amata Congregazione che è, dopo la S. Chiesa di Roma, la vera nostra madre morale! Ecco il modo come solo potrete mostrarmi il vostro affetto e seguirmi per la via che la Divina Provvidenza ha aperto davanti ai nostri passi! Ho bisogno di santi figliuoli! E, a farci santi, ci aiuterà la Madonna, se La pregheremo e saremo umili!”1.
E Madre Elisa, da vera figlia di Don Orione, ha fatto toccare con mano a tutti coloro che in quei giorni l’hanno avvicinata con amore, cosa significa impegnarsi con tutto l’essere in questo cammino di santità, fino alle ultime conseguenze; desiderare, ormai con le forze fisiche devastate, di essere “tutta di Dio… di non togliere a Dio nulla di ciò che era per sempre Suo… di compiere solo la Sua Volontà, come Lui vuole, quando Lui vuole…”, citando sue stesse parole.
Non esiste altro cammino per dire sinceramente a Dio che lo amiamo, se non quello di vivere una vita santa!
Non esiste altra via per vivere fedelmente l’impegno della nostra consacrazione, se non quella della santità della vita e dell’azione!
Non esiste altro modo di essere felici nella Vita religiosa, se non cercando in tutto di trasmettere con le parole, con i gesti, con i sentimenti, la santità e l’amore di Dio in noi!
Tutto il resto è fumo! Tutto il resto è nulla! Tutto il resto è sterile se viene meno in noi l’amore e il desiderio della santità, che non è altro che vivere nella permanente presenza di Dio, nella certezza di essere amate infinitamente, nella tensione costante, umile e gioiosa, verso quel “di più” che ci distingue e che relativizza i difetti, i limiti e le mancanze della nostra condizione umana. Se viene meno in noi il desiderio della santità tutto comincia a pesare, a disgustare, a perdere fascino… e la vita diventa triste!
È bello ricordare oggi la santità del nostro Fondatore San Luigi Orione, ma è pure bello ricordare la sua santità nei suoi figli e nelle sue figlie, in coloro che oggi sono per noi i santi “della porta accanto”2.
Siamo così “invitati a riconoscere che siamo circondati da una moltitudine di testimoni che ci spronano a non fermarci lungo la strada, ci stimolano a continuare a camminare verso la meta. E tra di loro può esserci la nostra stessa madre, una nonna o altre persone vicine”3… una consorella, un confratello, un laico, un assistito o un volontario… “Forse la loro vita non è stata sempre perfetta, però anche in mezzo a imperfezioni e cadute, hanno continuato ad andare avanti e sono piaciute al Signore”4.
Don Orione dice oggi ad ognuna di noi: “ho bisogno di figlie sante!”, ma dalla santità vera, perseverante, tenace, contagiosa, eroica e feriale… una santità che è “far emergere il meglio di sé, quanto di così personale Dio ha posto in noi”5. Don Orione ci è padre e modello di questa santità che è, infine, vivere nella quotidianità alla scuola di Gesù, essendo anche noi “segno di contradizione” e incarnando lo spirito delle Beatitudini, come ci indica il Papa:
Essere poveri nel cuore, questo è santità6.
Reagire con umile mitezza, questo è santità7.
Saper piangere con gli altri, questo è santità8.
Cercare la giustizia con fame e sete, questo è santità9.
Guardare e agire con misericordia, questo è santità10.
Mantenere il cuore pulito da tutto ciò che sporca l’amore, questo è santità11.
Seminare pace intorno a noi, questo è santità12.
Accettare ogni giorno la via del Vangelo nonostante ci procuri problemi,
questo è santità13.
Tutto questo è santità!
Il nostro amato Padre San Luigi Orione, ci sia guida e maestro in questo cammino verso la santità, e i “santi” e le “sante” di famiglia, quelli della “porta accanto” di ieri e di oggi, ci aiutino ad aprire i nostri cuori alla speranza e alla responsabilità perché il Regno di Dio sia già presente attraverso la santità della nostra vita.
Auguri! Buona festa e: Ave Maria e avanti!
Vi abbraccio con grande affetto nel Signore, sempre unite nella preghiera reciproca.
Sr. M. Mabel Spagnuolo
Superiora generale
Roma, Casa generale, 16 maggio 2018.
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1 Scritti 2,77; lettera a Don Cremaschi, da Roma, il 3 marzo 1914.
2 Papa Francesco, Esortazione Apostolica “Gaudete et Exsultate”, n. 7.
3 Gaudete et Exsultate, n. 3.
4 Ibid. n. 3.
5 Ibid. n. 11.
6 Ibid. n. 70.
7 Ibid. n. 74.
8 Ibid. n. 76.
9 Ibid. n. 79.
10 Ibid. n. 82.
11 Ibid. n. 86.
12 Ibid. n. 89.
13 Ibid. n. 94.
Scarica i Documenti:
“Esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro,
testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi:
pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri,
come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso,
non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge.
E quando apparirà il Pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce” (1Pt 5,1-4)
Carissime sorelle,
il prossimo 28 giugno scade il triennio, del servizio di animazione della Superiora provinciale e Consiglio, quindi, attraverso la presente lettera, vengo a voi per avviare la consultazione a tutte le religiose di voti perpetui incardinate nella Provincia, per la nomina della Superiora provinciale e Consiglio nella Provincia “N. S. di Czestochowa” per il triennio 2018/2021, a norma dell’Art. 204 e 197 §13 delle nostre Costituzioni.
Nel chiamare tutte a questo atto di partecipazione e discernimento, voglio invitarvi ad una seria e responsabile preparazione, affinché il vostro contributo sia frutto di preghiera, di riflessione e di discernimento nello Spirito Santo. Perciò, invito ogni consorella, personalmente e comunitariamente, a realizzare con responsabilità, questa “votazione consultiva” seguendo l’itinerario di discernimento, che vi propongo nel fascicolo allegato. pdf Continua a leggere...
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Carissime Sorelle!
Sono appena rientrata in Italia, dopo i giorni vissuti nelle Filippine, insieme alla Consigliera generale Sr. M. Rosa, giorni pieni di speranza e di santa allegria nel Signore. L’ingresso in noviziato delle otto giovani indonesiane è stato, oltre all’Assemblea di programmazione, il centro della nostra visita: giovani trasparenti, semplici, piene di entusiasmo e desiderio di essere tutte di Gesù, che si vanno innamorando sempre di più del carisma e della nostra missione.
Vi confesso che questo tempo in mezzo a loro mi ha fatto rivivere i tempi, ormai lontani, del mio noviziato e juniorato… tempi di grande entusiasmo, di generosità, di disponibilità gioiosa e pronta… Vedere queste giovani attente ad ogni piccolo particolare, ad ogni piccolo gesto di servizio e di gentilezza… mi sembrava di vedere tantedi noi, gareggiando nell’incarnare lo “spirito di famiglia” tanto caro a Don Orione e tanto presente nelle Consorelle che ci hanno insegnato con il loro esempio, come si è una vera figlia di Don Orione, una vera PSMC.
Ma sappiamo che non abbiamo solamente una “gloriosa storia da ricordare”, magari con un poco di santa nostalgia, abbiamo principalmente un “futuro” da preparare a partire dal vissuto coerente, gioioso e coraggioso nel nostro “oggi”, nel nostro “qui e ora”…
Perciò, carissime Sorelle, vorrei proporvi alla riflessione, per questo tempo forte di conversione, che è la Quaresima, il primo Punto critico, che il XII Capitolo generale ha identificato, nella sua prima parte: l’ambito della consacrazione, con i suoi segni di forza e di debolezza. Il mistero della Pasqua del Signore è caratterizzato dalla forza e la debolezza, dalla morte e la risurrezione, da questo mistero di un Dio che assume la nostra debolezza e la “ri-crea” con la forza del suo amore, redimendola, sanandola, ridandole la dignità originale, elevandola alla dignità di “figli” nel Figlio. Continua...
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1 Papa Francesco, Messaggio per la Quaresima 2017.
Carissime sorelle!
Prima che i simboli della Liturgia ci introducano nella preparazione alla dolce Festa del Natale, il mondo del commercio, della pubblicità e del consumismo, mette davanti ai nostri occhi i “suoi” simboli… spostando l’attenzione sui regali e sulle spese, sulle luci e le decorazioni… sulle novità e le offerte… che nulla hanno a che vedere con la Buona Notizia di un Dio che per amore si è fatto uomo nella fragilità di una madre vergine e di un piccolo neonato… l’Emmanuele! Il Salvatore!
Mi ha colpito una pubblicità che ho visto in questi giorni alla televisione in Italia, che presenta una famiglia felice comprando regali e preparando l’albero di “”… e, alla fine, il bambino chiede alla mamma: “?”… Domanda che, nell’avviso pubblicitario, rimane senza risposta…
Questo è “” che, da qualche settimana, sta anticipando il nostro “Avvento”…
Tutto si prepara… tutto sarà pronto per il 25 dicembre… ma… cosa si attende?
Chi è questo “che arriva”?
Purtroppo in tanti posti non è proprio il Salvatore, il Dio fatto uomo, il Figlio dell’Altissimo… tristemente, in tanti, tanti posti Gesù Bambino ha il volto di un vecchio, con la barba bianca, vestito di rosso… portando la “buona notizia” dei regali con cui tutti si sono sottomessi al “”… capace di portare una gioia effimera che, incapace di saziare il cuore umano, lo fa schiavo senza nemmeno accorgersi…Continua...
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17 novembre
Intervista a Madre M. Mabel Spagnuolo, Superiora generale delle Piccole Suore Missionarie della Carità e a P. Tarcísio Vieira, Direttore generale dell'Opera Don Orione.
Papa Francesco ci invita ad andare alle periferie. Oggi per le Missionarie orionine, quali sono queste periferie?
Ascoltiamo le risposte di Madre M. Mabel e don Tarcisio nelle interviste in collegamento.
13 novembre
Giunto al secondo giorno il VI Convegno Missionario Orionino, in corso a Montebello, entra nel vivo con le relazioni dei due Superiori generali Don Tarcisio Vieira dei FDP e Suor M. Mabel Spagnuolo delle PSMC.
In apertura dei lavori il breve saluto dei due Consiglieri generali incaricati per le missioni per i FDP, Padre Pierre Assamouan Kouassi che ha esposto il programma e il metodo di lavoro del convegno basato su tre principi: “vedere, giudicare e proporre”.
Mentre Suor Irma Rabasa per le PSMC, ha evidenziato come “la missionarietà sia l’unico modo per comprendere profondamente la stessa vita della Chiesa. Un metodo, come ci ha indicato San Luigi Orione, per essere veramente “servi di Cristo e dei poveri”.
Per ulteriori informazioni vai al sito ufficiale della PODP
12 novembre
La “conversione missionaria” della Famiglia Orionina secondo Evangelii gaudium Montebello (Agenzia Fides) – Si apre oggi, 12 novembre, a Montebello della Battaglia, in provincia di Pavia, il VI Convegno Missionario Orionino.
Per ulteriori informazioni vai al sito ufficiale della Piccola Opera della Divina Provvidenza
12 novembre
Si svolgerà dal 12 al 15 novembre 2017, presso Villa Lomellini, il VI Convegno Missionario Orionino al quale prenderanno parte oltre 90 delegati in arrivo da tutto il mondo in rappresentanza della Famiglia orionina maschile e femminile. Per questo importante appuntamento, organizzato dal Consigliere generale P. Pierre Assamouan Kouassi con la collaborazione di Sr. Maria Irma Rabasa Consigliera generale delle PSMC, è stato scelto lo slogan “Tutti siamo discepoli missionari” (EG 119). La conversione missionaria dell’Orionino”.
Leggi di più nel sito generale dei FDP
23 settembre
Oggi, nella comunità della Casa generale si è realizzata la celebrazione della consegna degli Atti del XII Capitolo generale e la presentazione del testo.
In primo momento le suore si sono radunate in cappella e in clima di preghiera hanno ascoltato le parole della spiegazione da parte di Madre M. Mabel, ricevendo nell’atteggiamento dell’”Eccomi” di Maria il volume degli Atti, dopodiché in sala la Superiora generale ha spiegato la dinamica dei lavori capitolari, le parti del testo elaborato, lo stemma della Congregazione ed alcune decisioni.
La copertina porta l’immagine della Visitazione, l’icona proposta durante l’Udienza privata delle capitolari con Papa Francesco il 26 maggio scorso con questo incentivo: “Come la Vergine Maria, mettetevi in cammino, in fretta – non la fretta del mondo, ma quella di Dio – e piene della gioia che abita il vostro cuore cantate il vostro magnificat”.
Madre Mabel nella consegna degli Atti ha incoraggiato tutte alla responsabilità personale dicendo che “Il rinnovamento della Congregazione non è che nelle mani di ognuna di noi. Dipende dall’«eccomi Signore!» di ognuna di noi”.
L’incontro si è concluso con la preghiera a Maria, donna dell’ascolto, della decisione e dell’azione.