02 settembre
Il 28 agosto, alla vigilia della Festa della Madonna della Guardia si è concluso l’Itinerario carismatico a Tortona (durato 13 giorni) guidato da sr M. Sylwia Zagorowska e sr M. Alicja Kedziora, al quale hanno partecipato 13 PSMC provenienti dall’Italia, Spagna, Polonia, Argentina, Paraguay, Brasile e Capo Verde.
Tutte le partecipanti sono rimaste molto contente di fare questa esperienza nei luoghi legati alla vita di Don Orione e di rinnovare il desiderio di vivere meglio la loro vocazione secondo il carisma lasciato dal Fondatore.
In questo stesso giorno pomeriggio tutti i Giubilandi (PSMC/FDP) si sono riuniti presso il Paterno di Tortona, per incontrarsi fra di loro, condividere il loro cammino e ascoltare il messaggio dei Superiori generali.
Nel giorno della Festa della Madonna della Guardia alle 8,30 del mattino il Superiore generale Don Tarcisio Vieira ha presieduto la S. Messa dei giubilei religiosi, presentando all’inizio dell’omelia assieme a Madre M. Mabel Spagnuolo, Superiora generale delle PSMC i vari Religiosi e Religiose giubilandi, augurando ad ognuno la benedizione del Signore.
Ricordiamo in questo momento le parole scritte da Don Orione nel 25° di sacerdozio: “Mi conceda il Signore di non venir meno alle sue misericordie, di non rendermi indegno di tante testimonianze di stima, e dell’aspettazione dei buoni. Ed ora al lavoro! - “incipit vita nova!” (Dicembre 1920).
La S. Messa si è conclusa con una foto commemorativa.
Vedi Album fotografico nella pagina Facebook delle PSMC
Vedi il video nel VIMEO
02 settembre
Da ieri 1° settembre è entrato in funzione il nuovo sito messaggidonorione.it che vi invitiamo a visitare e a scoprire.
Mess@ggi di Don Orione è un sito di storia, di cultura e di attualità orionina, ma non di informazione. Pubblica studi, approfondimenti, commenti, in varie lingue, suddivisi per sezioni di interesse, corredati da foto d’archivio e da video. Il sito è ancora in sviluppo, ma c’è già molto materiale da scoprire.
Don Flavio Peloso ci dice: “Mi sono imbarcato in questa piccola impresa perché spero possa essere utile al nostro ambiente orionino e anche fuori, a chi cerca studi su Don Orione e la Piccola Opera della Divina Provvidenza. Ne curo e coordino personalmente l’impostazione e i contenuti.
Invito a inviare osservazioni, suggerimenti e anche materiale da pubblicare alla mail di gestione del sito: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.”
Cfr. donorioneitalia
12 agosto
In questo breve video possiamo vedere alcune immagini ed emozioni che raccontano la GMG dei nostri giovani orionini dall’Italia, Albania assieme ai rappresentanti dalla Romania, Brasile, Venezuela, Burkina Faso, Kenya…
L’esperienza della GMG ha lasciato in ognuno di loro un’impronta. È necessario ritornare a questi momenti e meditare di nuovo le parole del Papa che spingono ad andare oltre le nostre piccole misure: “Amici, Gesù è il Signore del rischio, è il Signore del sempre “oltre”. Gesù non è il Signore del confort, della sicurezza e della comodità. Per seguire Gesù, bisogna avere una dose di coraggio, bisogna decidersi a cambiare il divano con un paio di scarpe che ti aiutino a camminare su strade mai sognate e nemmeno pensate, su strade che possono aprire nuovi orizzonti, capaci di contagiare gioia, quella gioia che nasce dall’amore di Dio, la gioia che lascia nel tuo cuore ogni gesto, ogni atteggiamento di misericordia.
Andare per le strade seguendo la “pazzia” del nostro Dio che ci insegna a incontrarlo nell’affamato, nell’assetato, nel nudo, nel malato, nell’amico che è finito male, nel detenuto, nel profugo e nel migrante, nel vicino che è solo.
Andare per le strade del nostro Dio che ci invita ad essere attori politici, persone che pensano, animatori sociali. Che ci stimola a pensare un’economia più solidale di questa. In tutti gli ambiti in cui vi trovate, l’amore di Dio ci invita a portare la Buona Notizia, facendo della propria vita un dono a Lui e agli altri. E questo significa essere coraggiosi, questo significa essere liberi!” (Veglia di preghiera, 30 luglio 2016).
09 agosto
Nei giorni 29-31 luglio a Ibiuna nella Diocesi di Osasco ( São Paulo) si è svolto un Incontro dei giovani in sintoni a e comunione con i giovani della GMG di Cracovia.
Scrive sr M. Rufina presente nell’Incontro: “para nós Cracôvia é aqui na cidade de Ibiúna onde participaram 2.300 jovens provenientes das Oitenta paróquias. Fizemos presença na pessoa das duas postulantes Meire, Cileia junto com a paróquia de Santo António -Granja Viana que com muito alegria rendemos graças á Trindade Santa por este evento e pela nossa participação. No dia 29 a noite foi acolhida e acomodação dos jovens, no dia 30 na parte da manhã tivemos a catequese sobre o tema «Bem-Aventurados os misericordiosos porque eles alcançaram misericórdia», a tarde missão fizemos missão nas famílias e a noite ás 20hs a Vigília com a presença do bispo Dom João Bosco e das 23hs shows até as 5h depois fizemos uma procissão luminosa até a matriz onde tivemos a santa missa do encerramento e o envio. Por tudo demos graças a Deus”.
Video: Cracóvia é aqui
09 agosto
Nei giorni 30 e 31 di luglio si è svolta nella città di San Miguel (Buenos Aires – Argentina) l'Assemblea Nazionale del Movimento Giovanile Orionino (MJO).All’incontro hanno partecipato i coordinatori nazionali ed i referenti territoriali giovanili dell'Argentina e dell’Uruguay, in tutto circa 70 persone tra giovani e religiosi.
Le comunità del Paraguay, non potendo partecipare, hanno inviato ai presenti i loro saluti e le loro esperienze in merito al MJO. I giovani e religiosi presenti alla GMG di Cracovia inviarono un saluto dal Campus Misericordiae.
Leggi di più nel sito web FDP
02 agosto
Lunedì 25 luglio i giovani orionini dall’Italia, Albania e alcuni seminaristi di altre nazioni sono partiti con pullman da Wolomin e Lazniew alla volta di Cracovia passando per Czestochowa dove hanno fatto una breve sosta al Santuario della “Madonna Nera”.
I giovani con i loro accompagnatori (FDP e PSMC) sono stati alloggiati in una scuola presso la parrocchia di San Maksymilian Kolbe a Wola Filipowska, a circa 30 Km da Cracovia, insieme ai giovani della diocesi di Brescia.
Invece i giovani orionini dalla Polonia hanno fato un incontro a Zdunska Wola e sono arrivati a Cracovia il 28 luglio alloggiati a Skala.
Per approfondimento: FDP notizia 1 e notizia 2
02 agosto
Dal 29 luglio al 1 agosto si è svolta a Bonoua (Costa D’Avorio) la prima edizione delle Giornate Nazionali dei Giovani Orionini (JNJO).
Non potendo andare a Cracovia per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù 2016, il Movimento Giovanile Orionino a invitato i giovani delle parrocchie e delle realtà presenti in Costa d’Avorio (FDP e PSMC), a Bonoua, per unirsi spiritualmente a Papa Francesco e ai circa due milioni presenti al Campus Misericordiae.
29 agosto
Location insolita, ma molto appropriata quella scelta dalla Giunta Feltri per il Consiglio comunale straordinario che domenica 28 agosto ha conferito all’unanimità la cittadinanza onoraria pontecuronese alla Madre Superiora Generale delle Piccole Suore Missionarie della Carità, suor Maria Mabel Spagnuolo.
In piena via Emilia chiusa al traffico, davanti all’ingresso della casetta natale di San Luigi Orione, proprio nel luogo che ha visto i primi passi del Santo pontecuronese, sulla strada tante volte selciata da suo padre Vittorio Orione e dagli altri abili selciatori del paese, si è svolta la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria.
Le numerose autorità religiose e civili presenti, insieme al folto pubblico e alle tante suore orionine, provenienti da quattro continenti, hanno assistito alla consegna alla Madre, da parte del Sindaco Dott. Rino Feltri, della pergamena recante le motivazioni della cittadinanza onoraria, già chiarite in apertura di seduta dal primo cittadino.
Madre Mabel Spagnuolo, nata a Buenos Aires il 1° novembre 1958, cinque mesi fa (11 marzo 2016) aveva voluto chiudere anche a Pontecurone, in San Francesco, il centenario della fondazione dell’Ordine delle PSMC, desiderato e istituito da don Orione nel 1915 per dare sollievo, educare e sostenere nella carità poveri e persone doloranti e abbandonate in tutto il mondo.
Le Piccole Suore Missionarie della Carità sono state presenti in paese per 82 anni, esattamente dal 1932, anno di apertura dell’ospizio per vecchiette ed orfanelle, fino al 2014, sempre fedeli alla loro missione.
La cittadinanza è stata conferita alla Madre in rappresentanza di tutte le 610 Piccole Suore presenti nelle 100 case orionine sparse per il mondo, di quelle che ci hanno lasciato e di quelle che verranno in futuro, a perpetuare il carisma e l’ardore di carità di San Luigi Orione.
Dopo la formale chiusura del Consiglio, sono brevemente intervenuti ad esprimere la gratitudine per il servizio di inestimabile valore delle suore orionine, il Superiore Generale dei Figli della Divina Provvidenza Don Tarcisio Vieira e la Prof. Marialuisa Ricotti, come voce dei concittadini devoti al Santo pontecuronese.
Al termine della cerimonia, il corteo dei presenti ha raggiunto la Collegiata di Santa Maria Assunta per una Messa Solenne.
(Articolo: Marialuisa Ricotti; foto: Claudia Nalin)
26 agosto
Il giorno dopo la celebrazione della Festa della Madonna Assunta, tutte le Juniores del Madagascar hanno avuto un incontro di formazione dal 16 al 20 Agosto 2016. La formazione si divise in quattro tappe:
1. Formazione sul Carisma: “Dinamicità della carità” guardando l’aspetto personale in quanto Orionina, presentato da P. Mamisoa FdP. E’ durato un giorno. Siamo facchini di Dio, diceva Don Orione.
- La carità deve essere dinamica: capace di sacrificarsi per gli altri, dare la propria vita per amore a Dio e ai prossimi (Cfr. Mt 25).
- Una carità che non si ferma mai: Cfr. 1Cor 13.
- Ravvivare la riunione comunitaria come un momento di comunione per progettare insieme, dialogare insieme, creare un ambiente, dove regge la formazione anche nella vita apostolica delle giovani. Una carità creativa nel lavoro apostolico, nella riunione con i laici, nel sanare l’accoglienza e le esperienze del servizio verso i giovani.
2. Formazione su “Leadership” durata due giorni: presentata da Meur Gérard, un esperto in questo campo, che da diversi anni fa conferenze nella commissione delle religiose della Diocesi di Antananarivo.
- Mette in evidenza l’unità del corpo, dell’anima e dello spirito. Una persona religiosa dovrebbe comportarsi come religiosa: nei comportamenti, nelle parole, negli atti quotidiani.
- Una persona di fiducia, capace di animare la gente, con livello ampio spiritualmente per diventare come Cristo “Leader” per eccellenza.
- La Chiesa e il mondo di oggi esigono una religiosa orionina matura, motivata nei gesti, capace di organizzazione, capace di collaborare con gli altri, libera e dinamica.
- Essere religiosa significa: essere franca, realista, capace di usare i propri doni (i sensi, i talenti, l’intelligenza) nel risolvere i problemi, pronta per rischiare nella vita anche nel più buio: una religiosa è sempre in cammino: “noi non abbiamo il diritto di essere stanchi” (Giovanni Paolo II).
3. Nel giorno 19 agosto ha avuto luogo l’incontro con tutte le giovani in formazione: Postulanti del secondo anno, Novizie, Juniores. Dopo una giornata intera di lavoro di gruppo, nella mattinata sono seguite secondo l’ordine della tappa di formazione: le Postulanti e le Novizie insieme e le Juniores in tre gruppi. Il pomeriggio Sr M. Lidwine (rappresentata dell’Equipe di formazione) ha spiegato loro il tema della “vita fraterna in comunità” indicato con il sottotitolo: “la gioia e il sorriso dell’essere insieme”.
- La comunità è un dono di Dio: ognuna è scelta per vocazione con un unico fine: l’incontro con Dio.
- La comunità è un dono di comunione: dono dello Spirito Santo. “Ciascuno di noi è il frutto del pensiero di Dio, ciascuno è voluto, ciascuno è amato, ciascuno ha il suo posto”. (Benedetto XVI)
- Don Orione ci vuole come una comunità che è capace di: unione con Dio e disponibilità al Suo volere, capace di umiltà, di vita nascosta in Cristo e di sacrificio, di bontà e di rispetto vicendevole, di povertà e di lavoro: Cost. n°48 p.55
- Il valore del silenzio quotidiano, segno della presenza di Dio. Atti XI CG, NG n°34. Lo Spirito Santo lavora quando noi siamo disposte ad accoglierLo con generosità e docilità. Tutto ciò rende possibile la presenza di Dio in ognuna delle membra della comunità.
- Essere chiamata a vivere in comunità deve generare: gioia, fecondità, delicatezza, bontà, fiducia, perdono reciproco… Lasciarsi guidare dalla mano di Dio, perché solo in Lui noi impariamo ad essere: sorelle nel corpo e nell’anima.
4) Il giorno 20 tutte le Juniores hanno fatto il pellegrinaggio alla porta santa della Cattedrale di Andohalo, con Sr M. Françoise Superiora Regionale, per ringraziare Dio di quanto hanno ricevuto in questi quattro giorni e per acquistare l’indulgenza.
“Solo la carità, la carità di Cristo salverà il mondo” diceva Don Orione, quindi con questo slancio le giovani sono tornate felici nelle loro comunità; hanno ricevuto gratuitamente, ora, gratuitamente, vanno a spargere questa carità e testimoniare quanto Dio ha fatto per loro durante il cammino e per iniziare una nuova tappa della vita. Maria Santissima accompagni ogni loro cammino di fiducia e di libertà.
26 agosto
I cuori di tutti sono uniti con chi soffre a causa del terribile terremoto che ha colpito il centro d’Italia. Papa Francesco ha voluto esprimere con forza il suo abbraccio e quello della Chiesa alle persone colpite dal sisma, sia con le sue parole in Piazza San Pietro sia con un tweet, e ha deciso di rimandare alla prossima settimana la catechesi prevista per l’udienza generale di mercoledì, invitando i fedeli alla preghiera del Rosario.
Ha detto: “Dinanzi alla notizia del terremoto che ha colpito il centro d’Italia, devastando intere zone e lasciando morti e feriti, non posso non esprimere il mio grande dolore e la mia vicinanza a tutte le persone presenti nei luoghi colpiti dalle scosse, a tutte le persone che hanno perso i loro cari e a quelle che ancora si sentono scosse dalla paura e dal terrore”.
Dalle terre del terremoto sentiamo anche la voce di monsignor D’Ercole, vescovo di Ascoli-Piceno, che in nome di quella Chiesa in uscita che deve praticare – e non solo predicare – immediatamente dopo le prime scosse che hanno fatto tremare il cuore d’Italia tra il 23 e il 24 agosto è sceso in strada a Pescara del Tronto, il piccolo paese della sua diocesi completamente distrutto dal terremoto, per scavare a mani nude tra le macerie.
Il vescovo – contattato da Radio Vaticana – ha raccontato due episodi che lo hanno commosso e che raccolgono assieme il dolore delle migliaia di sfollati e delle tante vittime che l’Italia intera piange. “Ieri – racconta monsignor D’Ercole – una mamma è rimasta tutto il giorno con il Rosario in mano, abbracciata ad uno dei nostri volontari. Questa donna ha perso, sotto le macerie, la madre e il figlio. Stava disperatamente sperando che potessero ritrovarli vivi, pregava il Rosario e alla fine, quando non è avvenuto il miracolo che aspettava, mi ha detto: “Così ha voluto Dio, così ha voluto Gesù”. Poi un altro piccolo episodio a proposito del Rosario: la piccola bambina Marisol, 18 mesi, nella sua piccola bara bianca. Sul petto ha proprio un piccolo Rosario, in segno della fede di questa gente che pur nel dolore rimane accanto a Dio”.
“Sono rimasto fino alle due di notte: abbiamo assistito le popolazioni fino a quando non hanno fatto il riconoscimento delle ultime salme che arrivavano, ma ce ne sono ancora. I parenti non volevano allontanarsi da lì, abbiamo dovuto assisterli, stare con loro ed incoraggiarli. Io poi sono andato nella tendopoli per vedere dove erano sistemati. Avevano voglia di silenzio, ma bisognava parlare con loro. Quindi sono rimasto lì fino a mezzanotte. Poi sono venuto ad Ascoli ed anche qui la gente era piena di paura, dormiva per strada”.