5 febbraio
Nei giorni precedenti abbiamo comunicato che Madre M. Mabel ha visitato la comunità di Anyama, l’ospedale, la scuola di taglio e cucito, la parrocchia, ecc. Invece in questi giorni si è recata a Bonoua, dove il 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore e Giornata mondiale della Vita Consacrata, quattro aspiranti: Vanessa, Viviane, Ange e Henriette hanno fatto il loro ingresso ufficiale in Postulandato. Le giovani sono state accolte con grande gioia da Madre M. Mabel in presenza di Sr M. Selina, la responsabile della Vice delegazione “Madre della Speranza”. La loro formazione si svolge nella comunità di Bonoua, ai piedi del santuario della Madonna della Guardia e vengono accompagnate da Sr. M. Justine. La Comunità realizza anche il servizio di cura dei bambini e dei giovani disabili e le ragazze hanno la possibilità di sperimentare la capacità di dono e di vicinanza a queste persone che don Orione chiamava i “tesori della chiesa”.
La Madre ha incontrato anche il vescovo orionino della diocesi di Grand-Bassam Mons.Raymond Ahou, alla quale diocesi appartengono due comunità delle PSMC.
Al ritorno ad Anyama ha festeggiato assieme alla comunità e ai confratelli della parrocchia orioninia i 35 anni della sua vita consacrata.
Il giorno seguente la Madre assieme ad alcune Suore si è recata in pellegrinaggio al Santuario mariano di Yamoussoukro e anche per vivere con loro la giornata della fraternità.
Prima di partire M. Mabel ha fatto l’incontro con il Consiglio della Vice delegazione e le formatrici per rivedere alcuni aspetti organizzativi della formazione iniziale e il 4 febbraio andando all’aeroporto ha visitato ancora l’ultima comunità ad Abobo, che svolge il servizio della pastorale parrocchiale.
Giorni pieni di volti, di incontri e di ricerca per meglio servire il Signore edificando il suo Regno. Deo gratias!
10 gennaio
La reliquia del sangue di San Luigi Orione che da qualche giorno sta peregrinando nelle opere di carità del tortonese, il 7 gennaio ha fatto tappa a Pontecurone, suo paese natale. Alle 9.30 è stata accolta nella Casa di Riposo, “Don Orione” dal direttore Don Pietro Bezzi e da un piccolo gruppo di ospiti e di fedeli che è andato via via aumentando.
La Superiora della Casa Madre, Suor M. Eliodora, ha consegnato l’insigne reliquia al Direttore Don Pietro che processionalmente l’ha portata nella bella Cappella della Casa. È stata celebrata la Santa Messa nel corso della quale Don Pietro è stato la “voce” del Santo pontecuronese, commentando alcune sue parole. Si è soprattutto soffermato sull’importanza del sangue, della vita, donato, offerto per i fratelli. Alcuni ospiti si sono commossi fino alle lacrime, perché avendolo conosciuto personalmente hanno voluto condividere qualche lontano, ma sempre vivo ricordo del nostro santo.
Hanno ricordato, e ricordano spesso i suoi interventi per raccogliere le pentole rotte per la realizzazione della statua della Madonna della Guardia e ricordano anche il passaggio di Don Orione in occasione dei suoi funerali che da San Remo prima di arrivare a Tortona fece una tappa e una celebrazione anche nella parrocchia del suo Battesimo a Pontecurone. Ormai gli ospiti che lo hanno incontrato e conosciuto sono pochi, c’è soprattutto la ultracentenaria Signora Giannina Cristiani che lo ricorda molto bene!
Durante la Santa Messa Don Pietro ha aiutato i presenti a meditare su alcune parole di Don Orione che possono e devono essere vissute oggi da chi si sente orionino. Dopo avere benedetto i fedeli con l’insigne reliquia, l’assemblea si è recata davanti alla statua di San Luigi Orione posta nel passaggio tra l’ingresso della casa e la Cappella. La statua è il bozzetto della grande statua posta nella piazza Giovanni Paolo II davanti al Municipio ed è opera dello scultore Narciso Cassino. È stata recentemente restaurata e indorata dall’illustre Maestro d’Arte Lino Reduzzi. La commozione tra i fedeli è stata grande!
In seguito il responsabile della Casa di Riposo, Signor Roberto Baldo, ha accompagnato le Suore per presentare la reliquia in tutte le stanze degli ospiti, affinché tutti potessero venerarla e affidare al santo compaesano le gioie, le ansie e le preoccupazioni della vita loro e dei loro cari.
Testo: Don Pietro Bezzi; Foto: Claudia Nalin.
10 gennaio
Nel pomeriggio del 5 Gennaio i fedeli della parrocchia orionina di san Pietro Apostolo a Voghera in rappresentanza dei suoi pastori: don Loris Giacomelli e don Severino Tolfo, hanno accolto con devozione la reliquia del sangue di don Orione che in questi giorni sta pellegrinando a Tortona e d’intorni. La preziosa reliquia è stata portata dalle Suore di Don Orione della Comunità di Casa Madre di Tortona, dove in questo periodo sosta e da lì visita alcune realtà.
La parrocchia che in questo anno celebra i 50 anni di vita è stata il luogo dove, attraverso l’apostolato dei Figli della Divina Provvidenza, tante persone sono cresciute nella fede e si sono avvicinate a Dio, alla Chiesa e al Papa. Adesso alla presenza del Santo nella Sua reliquia hanno potuto con la sua intercessione chiedere a Dio le grazie di cui hanno bisogno, nella fiducia che Don Orione dal Cielo li protegge.
07 gennaio
I segni visibili della Provvidenza: la Reliquia del Sangue di don Orione, un inno di amore, di sacrificio, di carità verso i poveri, gli ultimi, i sofferenti per Instaurate omnia in Christo, e il Centro di riabilitazione Paolo VI che don Remotti ha creato perché “tutti abbiamo il dovere non soltanto di curare ma di prenderci cura dell’altro che è a noi affidato… avvicinarsi al sofferente in punta di piedi, quasi con venerazione. Perché così si accede al dolore.”
5 gennaio 2017 alle ore 10.00: ad accogliere la preziosa Reliquia i “Ragazzi” del Centro, gli educatori e don Cesare,che in processione e con tanta emozione e stata portata nella camera di Don Remotti trasformata in una Piccola Cappella e museo. La Provvidenza, ha sottolineato don Cesare, ha voluto che si inaugurasse oggi con la presenza di Don Orione. Ha ricordato quindi la vita di Don Orione a Casalnoceto, sottolineando che il reparto dei “Ragazzi” presenti si chiama Fogliata in ricordo del Santuario che don Orione aveva ristrutturato. Don Remotti, il piccolo Don Orione di Tortona, ha sempre venerato don Orione e ne seguiva i preziosi insegnamenti: Per Cristo e per le anime sempre.
La spontaneità con cui i ragazzi hanno partecipato e condiviso il ricordo di Don Orione si è intrecciato con la vita e il ricordo di Don Remotti.
I loro canti, le preghiere che con gli educatori hanno preparato per l’occasione, ma soprattutto il loro “grazie” spontaneo hanno evidenziato di quanta “cura” e amore sono circondati nella loro quotidianità all’interno del Centro.
Suor Maria Eliodora, con grande commozione ha ringraziato i Ragazzi, don Cesare e tutta la struttura per la calorosa accoglienza, per la vicinanza a tutta la Famiglia e per l'emozione condivisa. Ave Maria e avanti! (Armanda Sano)
05 gennaio
Sperimentare il dono dell’amore nel suo sangue. È quanto la mattina del 4 gennaio il Centro “Mater Dei” ha vissuto accogliendo la reliquia del sangue del Santo Luigi Orione entrata al suono delle campane a festa e portata dalle mani delle Piccole Suore Missionarie della Carità di Casa Madre. “Noi canteremo gloria a te… Dio d’immensa carità” cantavano i numerosi ospiti, parenti, personale e volontari presenti nella sala animazione. Grande commozione in particolare per gli ospiti, in special modo per coloro che hanno conosciuto Don Orione, anche se allora piccoli ma con grande affetto lo rimembrano in tutte le occasioni, sono testimonianze di vita vissuta, è il vero carisma che si trasmette. Il Direttore della Comunità e Rettore del Santuario, Don Renzo Vanoi, all’inizio di questo momento di preghiera ha ricordato quanto sia necessaria la preghiera in special modo intercedente il nostro Santo. “Non dobbiamo mai stancarci di pregare e chiedere aiuto a Don Orione che dal suo cuore senza confini oggi viene in mezzo a noi con il suo sangue. Ma egli è sempre in mezzo a noi, lo abbiamo vicinissimo nel Santuario con il suo corpo ma ancor più nel cuore di ognuno di noi”. E poi il momento più significativo e toccante è stato il passaggio della reliquia per un atto di venerazione personale. È indescrivibile come gli ospiti ed i presenti si sono accostati al “bacio della reliquia” e qualche lacrima di commozione è scesa! (leggi di più nell'articolo di Fabio Mogni pubblicato nel sito web del Santuario)
La Reliquia accolta alla Casa di Riposo Cora Kennedy Sada – 4 gennaio 2017, ore 15.30
Con grande emozione e commozione il Parroco del Duomo di Tortona don Claudio Baldi e don Pinuccio ha accolto la reliquia del prezioso sangue di San Luigi Orione alla casa di riposo Cora Kennedy Sada del Comune di Tortona. L’applauso spontaneo con cui è stata accolta dagli ospiti, dal personale dai parenti, dai dirigenti del Comune ha rilevato il calore, la gioia e gratitudine per la condivisione della presenza di don Orione.
Don Claudio nella celebrazione della Santa Messa, anticipando la festa dell’Epifania ricordando i doni dei Magi al Bambino Gesù ha invitato tutti, come avrebbe fatto San Luigi Orione a offrire anche noi i doni: oro la gioia della condivisione e dello stare insieme - incenso: la preghiera che come un profumo ci eleva a Dio - mirra: l’offerta delle nostre sofferenze al Signore.
Alla fine della celebrazione, il direttore della struttura la Dottoressa Tobaldo ha ringraziato Suor M. Eliodora, Superiora di Suore di Casa Madre per aver portato la preziosa reliquia “è un grande dono aver ricevuto in questa casa San Luigi Orione, rimarrà nel cuore di ognuno di noi”. Con devozione quindi tutti i presenti si sono accostati alla Reliquia. (Armanda Sano, foto: Claudia Nalin)
24 dicembre
Madre Maria Mabel Spagnuolo (PSMC), Padre Tarcisio Vieira (FDP), Sig.ra Rita Orrù (ISO) e Sig. Javier Rodriguez Mendez (MLO) augurano il Buon Natale e Felice Anno Nuovo 2017 a tutta la Famiglia Orionina: ai Religiosi, alle Suore, alle Consacrate dell’ISO e a tutti Laici orionini. Buon Natale!
10 dicembre
Preghiamo per la cara Consorella Sr. M. Benedykta (Barbara Chyżewska) della Provincia “N.S. di Czestochowa” - Polonia, che oggi, 10 dicembre, è deceduta all’ospedale di Warszawa.
Era nata a Włocławek il 04 dicembre 1930; aveva 86 anni di età e 58 di professione religiosa.
Ci lascia la testimonianza di una Suora “Tutta donata a Dio per essere tutta del prossimo”.
Rendiamo grazie al Signore per il dono della sua vita e preghiamo affinché possa più presto contemplare il volto di Dio in Cielo.
“Sei tu, o cara e santa Chiesa di Gesù, che nel dare alla terra le nostre spoglie mortali, le collochi colla fronte rivolta al cielo, e colle mani congiunte in atto di preghiera, e nelle tue preci vai ripetendo che la morte del giusto è un dolce sonno, che la terra dei morti è la terra della speranza in cui la Croce sta per guida e il Cielo per volta”. (Don Orione)
10 dicembre
Il 7 dicembre alla vigilia dell’Immacolata si è svolto in Casa Provinciale delle PSMC l’incontro formativo per le juniores sui consigli evangelici nel contesto della svolta antropologica, guidato da Sr M. Alicja Kedziora. Nell’incontro era presente anche Sr M. Vilma Rojas, superiora provinciale, Sr M. Bertilla e Paola novizia assieme a Sr M. Gemma, sua accompagnatrice nel noviziato. Il momento fraterno della cena è stato condiviso anche con Madre M. Mabel Spagnuolo, Superiora Generale, che ha raccontato la sua ultima esperienza dell’apertura della Vice-delegazione nelle Filippine.
Invece nella Solennità della B.V. Immacolata, durante la S. Messa presieduta da Don Laureano (consigliere generale) e concelebrata da Don Leonardo (consigliere provinciale) hanno rinnovato i loro voti due juniores: Sr M. Sabrina e Sr M. Dominika (sacramentina); Sr M. Gemma ha festeggiato i 50 anni della sua professione religiosa.
Il celebrante, durante l’omelia, ha incoraggiato ad essere testimoni della gioia e costruttori della comunione, qualità richieste con insistenza da papa Francesco.
Alla fine dell’Eucarestia Sr M. Gemma ha ringraziato Dio per il dono della vocazione ricordando il testamento spirituale di suo papà, la testimonianza della fede nella famiglia e l’incontro provvidenziale con l’immaginetta di Don Orione, attraverso la quale ha conosciuto questo grande Santo, che subito ha conquistato il suo cuore. La sua gratitudine l’ha espressa nel salmo 62 a lei tanto caro: “O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco, di te ha sete l'anima mia, a te anela la mia carne, come terra deserta, arida, senz'acqua….”.
Dopo la S. Messa c’è stata l’agape fraterna in clima di grande gioia, che come sempre scaturisce dal vivere insieme le esperienze più profonde della propria vita. Si è potuto toccare con mano ciò che dice Gesù: “Quando due o tre si riuniranno nel mio nome, Io sarò in mezzo a loro”.
Alla sera un bel numero di Suore si è recato alla parrocchia di Ognissanti per partecipare alla ordinazione diaconale di 6 confratelli orionini, ai quali i nostri più sinceri auguri e preghiere di sorelle dello stesso padre fondatore San Luigi Orione.
12 novembre
Oggi, sabato 12 novembre, la Comunità della Casa generale ha festeggiato il Compleanno di Madre M. Mabel unendo espressioni di augurio e di affetto a quelle espresse già il 1 novembre, giorno proprio della sua nascita e festeggiato nella sua famiglia e con le suore della Provincia N. S. di Lujan in Argentina.
A Roma la festa è cominciata con la celebrazione della Santa Messa presieduta da P. Fernando Fornerod, consigliere generale dei FDP, alla presenza delle suore della comunità, quelle della Provincia e di alcune delle nostre collaboratrici. La Messa è stata ben animata con i canti imparati appositamente per questo momento di famiglia. La festa è proseguita con il pranzo arricchito con alcune espressioni di canti, di auguri e di regali, tempo vissuto in un clima di gioia e di fraternità.
Don Orione con le sue parole ci incoraggia a curare e favorire questo spirito di famiglia: “e sempre lieti in Domino, con gioia grande, diffondendo bontà e serenità su tutti i nostri passi e nel cuore di tutte le persone che incontriamo: sempre contenti, sempre alacri, tesoreggiando il tempo, ma senza troppa umana fretta…”.
Papa Francesco nell’Evangelii gaudium rafforza il desiderio di camminare uniti in Cristo e non permettere che ci venga rubata la comunità: “Oggi, quando le reti e gli strumenti della comunicazione umana hanno raggiunto sviluppi inauditi, sentiamo la sfida di scoprire e trasmettere la “mistica” di vivere insieme, di mescolarci, di incontrarci… (87). Uscire da se stessi per unirsi agli altri fa bene. (...) È necessario aiutare a riconoscere che l’unica via consiste nell’imparare a incontrarsi con gli altri con l’atteggiamento giusto, apprezzandoli e accettandoli come compagni di strada, senza resistenze interiori. (91) Lì sta la vera guarigione, dal momento che il modo di relazionarci con gli altri che realmente ci risana invece di farci ammalare, è una fraternità mistica, contemplativa, che sa guardare alla grandezza sacra del prossimo, che sa scoprire Dio in ogni essere umano, che sa sopportare le molestie del vivere insieme aggrappandosi all’amore di Dio, che sa aprire il cuore all’amore divino per cercare la felicità degli altri come la cerca il loro Padre buono. Proprio in questa epoca, e anche là dove sono un «piccolo gregge» (Lc 12,32), i discepoli del Signore sono chiamati a vivere come comunità che sia sale della terra e luce del mondo (cfr Mt 5,13-16). Sono chiamati a dare testimonianza di una appartenenza evangelizzatrice in maniera sempre nuova.Non lasciamoci rubare la comunità!” (92).
Animate da queste convinzioni diciamo dal profondo del cuore: Tanti auguri carissima Madre M. Mabel! Tanti auguri nel creare con sempre nuovo entusiasmo le relazioni di famiglia!
28 ottobre
Nei giorni 17-22 ottobre nel “Centro Claret” a Santiago si è svolto il Capitolo provinciale delle PSMC. Il Capitolo è stato presieduto dalla Superiora provinciale Sr. M. Rosanna Sànchez ed accompagnato dalla Consigliera generale Sr. M. Alicja Kedziora. Hanno partecipato 13 suore di voti perpetui e una juniores. Ogni giorno la S. Messa è stata celebrata da P. Manuel Maluenda. Il quarto giorno sono venuti a parlare della loro esperienza e a dare i loro suggerimenti, alcuni laici che condividono la nostra missione, e il Superiore provinciale dei Figli della Divina Provvidenza, P. Felipe Valenzuela. In questo giorno l’illuminazione è stata data da Sr. Sandra Enriquez, Carmelitana Missionaria, la quale ha parlato del cambiamento antropologico in atto, del modello della Chiesa Comunione e delle sue implicazioni nella collaborazione fra i religiosi e i laici.
Dopo la riflessione sulla realtà della Provincia e il confronto con la Parola di Dio, di Don Orione e degli invitati, le Suore hanno cercato di vedere le urgenze e scegliere le linee di azione per il futuro. È stata anche eletta la delegata al Capitolo generale e alla fine tutte le partecipanti si sono affidate a Maria, nostra Celeste Fondatrice.
Il Capitolo si è svolto in clima di famiglia, serio e sereno nel cercare responsabilmente il meglio per la Provincia “N S. del Carmen”. Per tutto il bene: Deo gratias!