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13 febbraio

anteprima1_1302014Presso l'Istituto Agostinianum a Roma, si terrà dal 19 al 22 febbraio prossimi, l'Assemblea generale della Pontificia Academia Pro Vita dedicata al tema “Invecchiamento e disabilità” che, nell'occasione, celebrerà anche il suo 20.mo anniversario dalla fondazione, ad opera del Beato Giovanni Paolo II con il Motu Proprio Vitae Mysterium (11 febbraio 1994).

 

Continua a leggere la notizia sulla pagina di Radio vaticana. 


Martedì, 11 Febbraio 2014 12:10

Madagascar: missionarie della carità...

11 febbraio

 

anteprima1_1102014Le suore della comunità "Notre Dame de la Visitation", aperta alcuni mesi fa a Miandrarivo, ci raccontano in breve la bella missione che stanno portando avanti in questa zona del Madagascar.


“Grazie a Dio stiamo tutte molto bene e vogliamo ringraziare tutti per le preghiere e la vicinanza. Ci sentiamo sempre unite alla famiglia, e cerchiamo di dare il meglio di noi stesse per questa nuova missione. Ogni volta che possiamo ci spostiamo per andare a trovare la gente nei villaggi vicini. Andiamo con il nostro zaino in spalla e un ombrello che ci serve non solo da bastone ma anche come riparo per il sole, nelle ore più calde, e per la pioggia quando la sera facciamo ritorno a casa.

 

Il Signore ci custodisce con la sua Provvidenza come Elia nella strada, ci dà l'acqua della sorgente alla quale possiamo dissetarci, per poi riprendere il nostro cammino. Arrivate nelle scuole visitiamo le classi e facciamo festa con i bambini. Siamo felici di poter portare a tutti l'amore di Cristo.

 

Ci sentiamo Piccole Suore Missionarie della Carità che seminano la carità nei sentieri della vita umana che più ne hanno bisogno. A questo siamo state chiamate! Grazie... grazie tanto a tutte!”

Le PSMC della Comunità di Miandrarivo

11 febbraio

anteprima_1102014.jpgNella Casa provinciale a Zalesie Górne, nel contesto della Giornata Mondiale della Vita Consacrata, domenica 2 febbraio è stato celebrato il 90° anniversario della presenza delle Piccole Suore Missionarie della Carità (San Luigi Orione) in Polonia. Proprio il 2 febbraio del 1924 entrò la prima candidata, seguita da una numerosa schiera di altre giovani, pronte a consacrare la vita a Dio e servirlo nei più poveri, secondo il carisma orionino.

La solenne celebrazione dell’Eucaristia presieduta da Don Antoni Wita - Direttore provinciale dei FDP, ha dato inizio alla festa, con la partecipazione numerosa delle suore provenienti dalle diverse comunità della Provincia “N. S. di Częstochowa”, rappresentanti del MLO e dell’ISO, del MGO, un fratello coadiutore, novizi orionini, laici, amici, volontari, rappresentanti delle altre Congregazioni religiose. Con il Direttore provinciale hanno concelebrato: Don Krzysztof Baranowski e Don Dariusz Czupryński (membri del Consiglio provinciale), Don Kazimierz Poręba, Don Janusz Nowak, Don Kszysztof Ukleja (parroco di Varsavia), Don Sławomir Olopiak (parroco di Siedlce), Don Czesław Wujkowski (cappellano) e Don Andrzej Tańcula, Salesiano.

Al ringraziamento a Dio per questi 90 anni della presenza delle Suore di Don Orione in Polonia si sono unite: la Superiora Generale – Madre M. Mabel Spagnuolo, Sr M. Sylwia Zagórowska, vicaria generale, Sr M. Gemma Monceri, segretaria generale, Sr M. Vilma Rojas, Superiora provinciale della Provincia “Mater Dei” e le consorelle Polacche che svolgono un servizio nella Casa generale e nelle altre case in Italia.

Al termine della S. Messa la Madre ha consegnato alla Superiora provinciale la benedizione apostolica del Papa Francesco indirizzata a tutte le consorelle della Provincia “N. S. di Częstochowa”. Dopo aver cantato l’inno della Congregazione tutti gli invitati si sono portati alla biblioteca e archivio della Casa provinciale, che è stata inaugurata dalla Madre M. Mabel e benedetta dal Direttore provinciale degli FDP. Questo luogo, ben preparato e accuratamente addobbato ha ricevuto il nome di Madre Maria Waldetrude Wochna. La festa è continuata con il pranzo, in clima di fraternità, dopodiché nella sala della Casa provinciale ha avuto inizio la parte culturale della celebrazione. Sr. M. Irena Jastrzębska ha presentato il contesto sociale, culturale ed ecclesiale della nascente Congregazione delle PSMC in Polonia. Madre M. Mabel ha svolto il tema: “La Polonia nel cuore di Don Orione”, evidenziando due aspetti: Eredi della sensibilità storica di Don Orione e Eredi della sensibilità culturale di Don Orione. La Superiora provinciale - Sr M. Józefina Klimczak, ha presentato un PowerPoint sul tema: „Il servizio apostolico delle PSMC in Polonia come espressione della fedeltà creativa al carisma del Fondatore”.

A Sr. M. Irena Jastrzębska è stato consegnato un premio per il contributo alla costruzione del patrimonio storico della Provincia, che fornisce una preziosa documentazione dello sviluppo delle PSMC. La Madre ha preparato una sorpresa a tutte le comunità consegnando un fascicolo con la fotocopia delle tre lettere di Don Orione indirizzate “alle buone figlie di Dio, le Suore Missionarie della Carità che sono in Polonia” con la traduzione in polacco. In occasione del giubileo è stata realizzata dal Consiglio provinciale una pubblicazione dei Necrologi delle consorelle defunte negli anni: 1935-2013. Ogni comunità ha ricevuto una copia di questa preziosa opera.

Il 90° è stato celebrato in un clima di lode, di gratitudine al Signore, di gioia, fraternità e anche di riflessione, per andare avanti, costruendo il futuro con rinnovato entusiasmo e coraggio.

La celebrazione ufficiale dei 90 anni di presenza delle PSMC in Polonia si è conclusa davanti alla Madonna di Częstochowa, Patrona della Provincia. La Madre, con un gruppo di consorelle, si è recata in questo santuario per ringraziare la Madonna per la sua continua presenza nella storia e nella vita delle PSMC in Polonia e per chiedere nuove vocazioni.

Madre M. Mabel ha poi concesso un’intervista alla radio “Jasna Góra”, ha visitato il campo di sterminio ad Auschwitz ed alcune comunità vicine.

 

Vai alla pagina dedicata al 90° con la sintesi storica delle PSMC in Polonia

Lunedì, 10 Febbraio 2014 09:45

Madagascar: Prima professione di Sr. M. Denise

10 febbraio

 

anteprima2_1002014La Delegazione "Maria Regina della Pace" ha festeggiato sabato 8 febbraio a Itaosy nella comunità "Mère de Dieu", la Prima professione della novizia Saholy Denise Harizaka. E' stata una festa semplice vissuta in un clima di famiglia. Ha presieduto la Santa Messa Padre Mamisoa Frederic Ramanandafy (FDP) ed hanno concelebrato Padre Elie Rakotomalala Carmelitano e Padre qp8qsephin Emile  della diocesi di Antananarivo.

Nell'omelia Padre Frederic ha parlato della chiamata a vivere con Gesù e dell'importanza della missione: sapere ascoltare la parola per annunciarla, contemplare Gesu per poterlo testimoniare nella vita quotidiana è una chiamata per tutti i cristiani non soltanto per i religiosi.

La liturgia è stata animata dalle novizie e suore con canti e danze tipiche.

Dopo la Santa Messa tutti gli inviatai hanno preso parte al pranzo, organizzato dalla comunità delle PSMC. L'animazione è stata molto semplice in quanto proprio nello stesso giorno è deceduto il figlio di una cugina di Sr. M. Denise, che, insieme ai parenti, è dovuta partire subito dopo per partecipare al funerale.

Tutte le consorelle hanno accompagnato Sr. M. Denise con la loro preghiera e il loro affetto.

07 febbraio

anteprima1_0702014.jpgLa comunità “Mother of Wisdom” di Quezon City  ha ricevuto il 4 febbraio  la visita del Direttore generale dei FDP Don Flavio Peloso, di  Don Fulvio Ferrari (FDP) e Don Anthony de Sousa (FDP), che hanno celebrato la S. Messa incoraggiando le suore a portare avanti con entusiasmo e gioia le opere di Carità che sono in SE STESSE EVAGELIZZAZIONE...

Il giorno seguente la comunità ha partecipato all’Eucarestia nella Parrocchia dei FDP dove Don Flavio ha fatto dono alle suore di una statua di Don Orione simile a quella  presente in Vaticano.

Don John (FDP) e la Postulante Ruth Joy, entrambi Filippini, hanno presentato l’immagine alla popolazione locale presente, perché potesse onorarla e “accogliere” Don Orione nella propria terra.

06 febbraio

immagine di don gnocchi“Non esistono malattie, ma malati, cioè un dato modo di ammalarsi proprio di ciascuno e corrispondente alla sua profonda individualità somatica, umorale e psicologica”.


Il prossimo 11 febbraio giorno della Solennità della Madonna di Lourdes, ricorre la Giornata nazionale del malato. In questa occasione verrà, esposta a Roma dall'8 all11 febbraio la salma del beato don Carlo Gnocchi.

 

Vai alla pagina di Zenit per leggere la notizia

Mercoledì, 05 Febbraio 2014 12:33

Argentina: Giubilei di Vita religiosa e Primi voti

05 febbraio

anteprima1_0502014Le Piccole suore Missionarie della carità della Provincia "N. S. di Lujan" hanno celebrato domenica 2 febbraio il 50° di Vita religiosa delle consorelle María Orionina Silva e María Graciela Camacho, e il 25° di Sr. M. Irma Rabasa, Sr. M Teresa Simionato, Sr. M Margarita Meyer e Sr. Marta Villarreal.

Nel corso della stessa celebrazione ha emesso i suoi Primi voti la novizia Jessica Noelia Billanueva

La Santa Messa  è stata presieduta dal Superiore provinciale dei FDP Padre Omar Cadenini nella Casa Provinciale di Floresta (Buenos Aires) con la partecipazione di numerosi sacerdoti orinini, consorelle e seminaristi. Molti anche i  familiari e gli amici delle suore giubilande presenti. Il tema scelto per questa giornata è stato: “Tu mi mostrerai il sentiero della vita; vi son gioie a sazietà nella tua presenza; vi son diletti alla tua destra in eterno”. (Sal 16,11).

04 febbraio

anteprima1_0402014Le Piccole Suore Missionarie della carità della Provincia “N.S. Aparecida” (Brasile) hanno celebrato il 2 febbraio il Giubileo d’Oro delle Consorelle: Sr. M. Edviges Lanza Ferreira e Sr. M. Glória Crucis  de França e il 25° di Vita Consacrata di: Sr. M. Alice Martins (Sacramentina), Sr. M. Isabel Cristina Rodrigues, Sr. M. Zulmira Luz Vasconcelos, (brasiliane), Sr. Ana Maria Carvalho, Sr. M. Odete Gomes Semedo e Sr. M. do Carmo Cabral Monteiro (capoverdiane). La Santa Messa si è svolta nel Santuario "São Luís Orione" ed è stata presieduta dal Vescovo della Diocesi di Osasco, Mons. Ercílio Turco e concelebrata dal Direttore Provinciale FDP, Pe. Aparecido da Silva e da tanti altri Confratelli. Erano presenti molti fedeli della Parrocchia “Sant’Antonio” e famigliari delle suore.

Le Giubilande hanno dimostrato gratitudine a Dio, che nella sua Provvidenza ha guidato con amore e tenerezza in questi anni la loro storia sulle orme di Gesù, nel Carisma di San Luigi Orione.

Auguriamo a tutte loro di avere sempre l'audacia dello Spirito e la capacità di umanizzare le relazioni per ricreare  comunità dove si vive la presenza di Dio, a partire della missione!

 

Lunedì, 03 Febbraio 2014 12:19

Kenya: incontro formativo a Nairobi

03 febbraio

suor alicja con il gruppo di suore in formazioneSuor M. Alicja Kedziora, Consigliera generale, in questi giorni, dopo aver terminato la sua visita in Madagascar si è recata in Kenya per incontrare le Suore della Vice-Delegazione “Madre della Divina Provvidenza”.

 

Dal 1° al 3 febbraio ha incontrato il gruppo delle giovani in formazione (juniores, novizie e postulanti), per spiegare approfonditamente alcune fonti orionine e riflettere con loro sul tema: "Don Orione, una vita di fede". L’incontro ha suscitato un grande interesse sulla vita di Don Orione e il suo carisma. Il 2 febbraio, “Giornata Mondiale della Vita Consacrata” le suore hanno rinnovato la loro adesione figliale a Dio e durante l’Adorazione Eucaristica hanno ringraziato per il dono della fede e della vocazione nella famiglia orionina.

 

In questi giorni Sr. M. Alicja visiterà tutte e quattro le comunità della Vice-Delegazione fermandosi fraternamente con le suore, per conoscere meglio la loro la vita e il loro apostolato.

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Approfondendo la Decisione sullo stile di vita Atti dell’XI CG


Avvalersi dell’accompagnamento spirituale come strumento di discernimento,

di confronto e di crescita nello Spirito.  

                                                                                                                                 (Dimensione sacerdotale: n° 13, pag. 49)

 

Il tema di questo mese è in continuità con il precedente nel quale abbiamo visto l’importanza del discernimento nella nostra vita personale, comunitaria e apostolica. Ma, la realtà è che “discernere” non è una cosa scontata. Possiamo utilizzare la parola ma, in realtà, non aver praticato mai “verodiscernimento. Il n° 13 della Decisione sullo “stile di vita” che approfondiamo adesso, ci offre uno strumento, fra tanti altri, per esercitare il discernimento, nel cammino di crescita e maturazione personale della nostra risposta alla chiamata di Gesù.

Papa Francesco, nella sua Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium ha dedicato ben cinque numeri al tema: “L’accompagnamento personale dei processi di crescita” e che vengono ad offrirci un bel orientamento e una grande luce per riflettere, dialogare e valutare come siamo “accompagnate”, cosa è l’”accompagnamento spirituale”, come ci “lasciamo accompagnare” ma anche come “siamo accompagnatrici” per altre persone, siano consorelle, siano laici. Perciò, lascio a Papa Francesco la parola[1]:

169. In una civiltà paradossalmente ferita dall’anonimato e, al tempo stesso, ossessionata per i dettagli della vita degli altri, spudoratamente malata di curiosità morbosa, la Chiesa ha bisogno di uno sguardo di vicinanza per contemplare, commuoversi e fermarsi davanti all’altro tutte le volte che sia necessario. (…) La Chiesa dovrà iniziare i suoi membri – sacerdoti, religiosi e laici – a questa “arte dell’accompagnamento”, perché tutti imparino sempre a togliersi i sandali davanti alla terra sacra dell’altro. Dobbiamo dare al nostro cammino il ritmo salutare della prossimità, con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma che nel medesimo tempo sani, liberi e incoraggi a maturare nella vita cristiana.

170. Benché suoni ovvio, l’accompagnamento spirituale deve condurre sempre più verso Dio, in cui possiamo raggiungere la vera libertà. Alcuni si credono liberi quando camminano in disparte dal Signore, senza accorgersi che rimangono esistenzialmente orfani, senza un riparo, senza una dimora dove fare sempre ritorno. Cessano di essere pellegrini e si trasformano in erranti, che ruotano sempre intorno a sé stessi senza arrivare da nessuna parte. L’accompagnamento sarebbe controproducente se diventasse una specie di terapia che rafforzi questa chiusura delle persone nella loro immanenza e cessi di essere un pellegrinaggio con Cristo verso il Padre.

171. Più che mai abbiamo bisogno di uomini e donne che, a partire dalla loro esperienza di accompagnamento, conoscano il modo di procedere, dove spiccano la prudenza, la capacità di comprensione, l’arte di aspettare, la docilità allo Spirito, per proteggere tutti insieme le pecore che si affidano a noi dai lupi che tentano di disgregare il gregge. Abbiamo bisogno di esercitarci nell’arte di ascoltare, che è più che sentire. La prima cosa, nella comunicazione con l’altro, è la capacità del cuore che rende possibile la prossimità, senza la quale non esiste un vero incontro spirituale. L’ascolto ci aiuta ad individuare il gesto e la parola opportuna che ci smuove dalla tranquilla condizione di spettatori. Solo a partire da questo ascolto rispettoso e capace di compatire si possono trovare le vie per un’autentica crescita, si può risvegliare il desiderio dell’ideale cristiano, l’ansia di rispondere pienamente all’amore di Dio e l’anelito di sviluppare il meglio di quanto Dio ha seminato nella propria vita. (…)

172. Chi accompagna sa riconoscere che la situazione di ogni soggetto davanti a Dio e alla sua vita di grazia è un mistero che nessuno può conoscere pienamente dall’esterno. Il Vangelo ci propone di correggere e aiutare a crescere una persona a partire dal riconoscimento della malvagità oggettiva delle sue azioni, ma senza emettere giudizi sulla sua responsabilità e colpevolezza. In ogni caso un valido accompagnatore non accondiscende ai fatalismi o alla pusillanimità. (…) La personale esperienza di lasciarci accompagnare e curare, riuscendo ad esprimere con piena sincerità la nostra vita davanti a chi ci accompagna, ci insegna ad essere pazienti e comprensivi con gli altri e ci mette in grado di trovare i modi per risvegliarne in loro la fiducia, l’apertura e la disposizione a crescere.

173. L’autentico accompagnamento spirituale si inizia sempre e si porta avanti nell’ambito del servizio alla missione evangelizzatrice. La relazione di Paolo con Timoteo e Tito è esempio di questo accompagnamento e di questa formazione durante l’azione apostolica. (…) Tutto questo si differenzia chiaramente da qualsiasi tipo di accompagnamento intimista, di autorealizzazione isolata. I discepoli missionari accompagnano i discepoli missionari.

Apriamo il nostro dialogo valutando come siamo accompagnate e come accompagniamo le persone? Cosa dovremo purificare perché l’accompagnamento dia i veri frutti spirituali che aspettiamo, in noi e negli altri? 

Buona riflessione!


[1] Cfr. Papa Francesco, Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, n° 169 a 173.